Teseo e Arianna. Kamishibai in Museo, per la Giornata Mondiale del Teatro

Quanto ci piace narrare e ascoltare le storie, i racconti? Sabato 26 marzo, alle ore 17.00, lo faremo insieme.

Dobbiamo ammetterlo, ognuno di noi è affascinato da questa pratica perché ci appartiene da sempre, è un nostro bisogno primordiale, dal momento che già le prime comunità umane hanno usato la narrazione come strumento per interpretare la realtà e interagire con il mondo sociale nel quale vivevano.

Proprio per questo motivo abbiamo scelto di festeggiare la Giornata mondiale del Teatro con una narrazione speciale, quella del Kamishibai.

Il Kamishibai, traducibile come “spettacolo teatrale di carta”, è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo, con una tecnica che è rimasta nelle tradizioni di questo paese per secoli, ma che ha conosciuto un momento di splendore fra il 1920 e il 1950. Il narratore (in giapponese Gaito kamishibaiya), si spostava da un villaggio all’altro in bicicletta e utilizzava battere due pezzi di legno collegati da un cavo, comunemente chiamato hyoshigi, per annunciare il proprio arrivo nei villaggi.

Il Kamishibai è un originale strumento per l’animazione alla lettura, è un teatro d’immagini che invita a raccontare e fare teatro, perché no, anche in museo!

Aspettiamo, quindi, tutte le ragazze e i ragazzi da 0 a 99 anni, sabato 26 marzo, alle ore 17.00, in museo dove gli archeologi della Coop Matrix96 racconteranno il mito di Arianna e Teseo attraverso le magiche porte del kamishibai e i reperti delle nostre collezioni.

L’attività è gratuita, lasciatevi catturare dal racconto e aprite le porte alla magia!